ALTHUSSER / LUCREZIO
Posted by alfredoriponi su ottobre 6, 2011
… che quando gli atomi cadono,
portati in giù dal loro peso, verticalmente nel vuoto,
in un momento e luogo indeterminati, deviano un po’ dal cammino,
quel tanto che puoi chiamare modifica del movimento.
Perché se non deviassero, tutti cadrebbero verso il basso,
come gocce di pioggia, nel vuoto profondo,
né sarebbe nata collisione, né urto si sarebbe prodotto
tra gli atomi: così la natura non avrebbe creato mai nulla.
[Tito Lucrezio Caro, De rerum natura, Libro II, vv. 218-226]
*
Il testo di Lucrezio è sufficientemente chiaro per designare ciò che nulla al mondo può designare e che tuttavia è l’origine di ogni mondo. Nel “nulla” della deviazione ha luogo l’incontro tra un atomo ed un altro e questo evento [événement] diventa avvenimento [avènement] sotto la condizione del parallelismo degli atomi, giacché è questo parallelismo che, violato un’unica volta, provoca la gigantesca carambola e lo scontro degli atomi in numero infinito da cui nasce un mondo (questo o un altro: da qui la pluralità dei mondi possibili e il radicamento del concetto di possibilità nel concetto di disordine originario).
[Louis Althusser, Sul materialismo aleatorio]
chiccama said
questo pensiero di Althusser lo bevo con foga, ha un ottimo sapore!
ben ritrovato , sempre grande tu!
chicca
alfred58 said
Benritrovata anche a te
Leggere o ri-leggere Althusser, in special modo l’ultimo Althusser, saggi tradotti in italiano col titolo “Il materialismo aleatorio” ci porta a Epicuro, a Lucrezio, a quell’incontro tra filosofia e poesia che ci fa aprire gli occhi sull’origine dei mondi e la loro possibile fine.
a.