di copie plagi e altri quasi nuovi argomenti
Posted by alfredo riponi su settembre 1, 2016
Quando una rivista letteraria pubblica traduzioni in rete di un poeta contemporaneo, dovrebbe prima informarsi se sono il frutto di un lavoro autonomo, di una ricerca, di uno studio, di un interesse reale verso l’autore, che deve anche corrispondere a un interesse per la poesia “contemporanea”, oppure se sono solo improvvisazione, se sono solo il frutto di uno scatto di furbizia italica, perché se trafficare falsi è un reato a tutti i livelli, tanto più dovrebbe esserlo in campo letterario, dove l’esercizio principale è ritradurre male il già tradotto, spesso fregandosene dei diritti di traduzione, di quello che è già edito, del lavoro originale di altri; nessuno sente la necessità di cose ritradotte male, cambiando una parolina qua e là, di copie che servono solo a chi le produce, per aggiungere in un curriculum universitario che sono anche traduttori…
http://www.atelierpoesia.it/portal/it/poesia-it-mul/poesia-estera-mul/item/406-luca-gherasim-inediti
http ://www.diaforia.org/floema/2015/01/14/pas-de-pas-pasnessun-padre-gherasim-luca/
http ://www.nazioneindiana.com/2014/01/04/luca-poesia-come-espressione-ieratica-narratio-apparente-paradossale-quindi-piu-prossima-al-vero
http ://www.nazioneindiana.com/2013/11/10/gherasim-luca-due-poesie
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