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cette fin du monde de poche s’exprimait tout entière dans la syllabe fragm (Michel Leiris)

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SEBALD / Austerlitz

Posted by alfredo riponi su dicembre 1, 2007

In “Austerlitz” di Sebald troviamo una descrizione della Biblioteca Nazionale di Parigi; visualizzata in un cortometraggio in bianco e nero:

“… e come i ricercatori costituissero, nella loro totalità legata all’apparato della biblioteca, un organismo altamente complesso e in continuo sviluppo, sempre bisognoso, per nutrirsi, di miriadi di parole, al fine di produrre, dal canto suo, nuove miriadi di parole. Questo film, cui ho assistito una sola volta, ma che nella mia mente aveva assunto tratti sempre più fantastici e immani, credo avesse per titolo Toute la mémoire du monde e fosse opera di Alain Resnais.”

Dopo aver descritto la Biblioteca nazionale in Via Richelieu, dove si recava per lunghe ore, ad un certo punto il protagonista “Austerlitz” ci descrive la nuova Biblioteca Nazionale al Quai François Mauriac e intraprende una lunga conversazione con un impiegato:

“… sul progressivo atrofizzarsi della nostra capacità mnemonica, che va di pari passo con il proliferare dell’informazione, e sul naufragio già in corso, l’effondrement, … della Bibliothèque Nationale. Il nuovo edificio della biblioteca, che, per il suo intero impianto nonché per il regolamento interno ai limiti dell’assurdo, tende a escludere il lettore quale potenziale nemico, è quasi… la manifestazione ufficiale del bisogno, che si annuncia sempre più impellente, di farla finita con tutto quanto abbia ancora un nesso vitale con il passato”.

Leggendo questo passo non si può fare a meno di pensare a uno spazio di proliferazione e di infinita ripetizione dell’informazione, dove lo spirito di concentrazione di un lettore è messo davvero a dura prova. Il lettore, ovvero colui che va in cerca del ricordo di se stesso, del momento in cui si è perso nel reale, senza alcuna certezza del futuro. “Maxime du Camp, reduce dalla traversata dei deserti dell’Oriente, formatisi (come lui stesso scriveva) dalla polvere dei morti…” vede di nuovo Parigi, sorretto dalla visione di un passato che non sprofonda più nei sotterranei parigini. “Dans l’Orient désert. Trasforma tutti i materiali della visione in una sensazione unica, d’ordine viscerale” (Barthes). Nella struttura della Biblioteca parigina Austerlitz, al contrario, non riesce a mettersi sulle tracce del padre disperso a Parigi. Dopo aver alzato più volte gli occhi dai libri per fissare la sua attenzione sulla labirintica struttura della biblioteca:

“Più volte è anche accaduto, disse Austerlitz, che alcuni uccelli, smarritisi nella foresta della biblioteca, volassero verso gli alberi riflessi nei vetri della sala di lettura e, dopo un colpo sordo, precipitassero a terra senza vita”. Gli incidenti nella vita dei singoli, che un miraggio devia dal loro percorso, rimandano per analogia alla “disfunzione cronica e alla labilità costituzionale” dei nostri sistemi d’informazione: biblioteche o sistemi informatici.

Si ritrova nella finzione dei romanzi di Balzac, comprendendo attraverso l’avventura del colonnello Chabert quale labile confine separi la vita dalla morte. Ritorno dai morti, la cui impossibilità è oggi dovuta alla stratificazione delle città, all’accumulo di materiali eterocliti, senza riguardo alla storia personale.

La ricerca per Austerlitz e per la letteratura, non avrà fine, un indizio di vita farà di nuovo vibrare i fili della memoria. Forse sarà soltanto un passeggiare in pantofole tra le tombe… anche se malinconicamente sappiamo che dall’abisso “mai potranno risalire in superficie”.

67 Risposte to “SEBALD / Austerlitz”

  1. sappiamo che
    dall’abisso
    “mai potranno risalire in
    superficie
    … bellissimo mi piace si è vero..

  2. sei In Onda ammmmore ??

  3. orsarossa said

    ma potremmo noi scendere nell’abisso….

  4. alfred58 said

    “Mentre tornavamo indietro attraverso il parco, scese la sera. Ai lati del sentiero di sabbia bianca che si snodava lungo un tracciato tutto curve, c’erano alberi e cespugli scuri, e Marie, che di lì a poco avrei definitivamente perso per mia esclusiva colpa, stava dicendo qualcosa a mezza voce tra sé e sé, di cui ricordo adesso solo alcune parole a proposito dei poveri amanti qui se promenaient dans les allées désertes du parc.” (Austerlitz)

    Ma se Orsaèlefty, quante anime ha lefty ?

  5. “La sua preoccupazione, quasi sonnambulica, era così concentrata sulle cose, che si trovava all’interno del mondo senza vedere il mondo” (Balzac) ….

    lefty ha un infinità di anime 🙂
    ha una nuova ogni giorno
    a lick

    figoo

  6. alfred58 said

    Non ti sarai troppo ibridato, leftyno, hai un’anima stanca… che si risveglia solo di notte… quando inviti farouche
    sulle strade del sonno… e io non vedo già più il mondo…

  7. wolfsegg said

    Siete aberranti.
    🙂
    e

  8. alfred58 said

    Why ?

  9. wolfsegg said

    Come Why? Alfred? Per le esatte definizioni del termine che mi hai lasciato. Perchè qui da te siete tutti devianti folli perversi degenerati anormali insani e mostruosi. Mica vi sentirete offesi?
    Parliamo di 2 cose: una seria e una no. Ma vieni a farmi gli auguri di Natale prima che la neve ti seppellisca in quel paesino del cazzo? Ma Red Pasion? … ma perchè? Ma perchè?
    Un abbraccio.
    e

  10. farouche said

    Passegiare tra le tombe ha un effetto benefico sulla mia psiche, sono anche passata al cimitero di ernie poco fa…e ci ho trovato buona musica.
    Gran bel “pezzo” amour, e a proposito di biblioteche ho cominciato il tuo Borges

  11. alfred58 said

    Per la neve, Ernie, non credo ci sarà problema, visto l’andamento degli ultimi anni. Volevo venire a trovarti insieme alla “mia signora”, ma lei nicchia. Ha freddo.
    “Davanti alle bionde aumenta la libido, ma diminuisce l’attività cerebrale…” (dal TG2 cultural-berlusconiano) con red* questo problema non c’è; sarà per questo… sarà che, come me, non è molto amata (anche se a me ancora non hanno ancora consigliato l’autodecapitazione)…
    Red è la spina senza fiore. Poi ci sono i fiori con le spine. Io preferisco trovarmi come nel libro di Sebald: “davanti all’improvviso un pendio esposto a nord, ricoperto dalle foglie pennatosette e dalle campanule bianche come neve dell’Anemone nemorosa. – Così, con il nome botanico degli anemoni silvestri, Austerlitz aveva concluso…”
    E qui spero che venga in aiuto la “nostra signora” con una bella immagine… come quella di Jarrett che ti ha lasciato… e non ti ha detto della piccola chicca “Jarrett-Davis” che mi ha fatto vedere…!
    “La lezione di anatomia” oltre che essere un gran libro, ti prende alla gola dalle prime pagine, bellissima la descrizione del rapporto madre-figlio nel momento della morte, è una grande lezione di letteratura:

    “La vita e l’arte sono cose distinte, pensò Zuckerman; non potrebbe essere più chiaro. Ma la distinzione è inafferrabile. Il fatto che scrivere sia un atto dell’immaginazione sembra confondere e far infuriare chiunque”.

    Vai a spiegarlo a tutti gli pseudo-scrittori che popolano il pianeta.

    * PS: vorrei proprio leggere il commento che gli hai scritto per farti censurare… mica avrai fatto lo Storace dell’Appennino pistoiese…

  12. RedPasion said

    far
    questa non è una minaccia
    è una promessa

    esigo che non mi si nomini qui a sproposito se vuoi che questo blog rimanga un luogo serio

    altrimenti ti garantisco che non mi farò pestare i piedini più di una volta

    mantengo sempre le mie promesse.

    non per nulla sono una spina
    senza fiore
    SUL CUORE.

  13. Gran bel “pezzo” amour,

  14. alfred58 said

    in fondo in fondo… sono molto amato

  15. alfred58 said

    “Passeggiare tra le tombe ha un effetto benefico sulla mia psiche, sono anche passata al cimitero di ernie poco fa…”

    Ho sempre detto di non fare blog neri neri. Magari Ernie vuole anche che passiamo da casa sua, prima di finire al …

    ***
    “far
    questa non è una minaccia
    è una promessa”

    occhio far, ti sorveglio…

  16. eATlover dis graziatoche sei rimasto tutto ossa ;:-))

  17. alfred58 said

    di questo passo… e se affidassi red alle tue cure…

  18. RedPasion said

    ok. dato che qui non si null’altro di meglio da fare che sconcicare me
    far
    hai tempo fino a mezzanotte per pensarci
    mezzanottecirca (adoro quell’uomo)

    dopodichè… frequenta un corso accelerato di operatore ecologico…potrebbe servirti.

  19. alfred58 said

    guarda red che lefty è molto divertente… di più… è uno spasso d’uomo… dopo mezzanotte…

    e far una grande operatrice ecologica, ha già raccattato me…

  20. è uno spasso d’uomo… dopo mezzanotte…
    – dopo mezza notte -si -))

  21. RedPasion said

    alfred58
    sono una spina
    senza fiore

    io-a differenza di voi-accetto tutti gli attributi di cui gentilmente-nel tedio che vi sconquassa-mi fate continui omaggi.

    forse non sapete nemmeno cosa scrivete.
    tanto l’altro è solo una scritta nera su un cazzo di schermo piatto.

  22. RedPasion said

    —————-

  23. alfred58 said

    ma no, non è così, non fermarti all’apparenza… leggi sempre tutto…
    i fiori sono anche per te …

  24. concordo, alfred. La biblioteca oggi come macchina per produzioni seriali che prevedono comportamenti seriali.
    Alla nuova BNF a luglio, leggevo dello specchio, su un vecchio tomo preso da uno scaffale, e s’è avvicinato un impiegato. Perchè leggendo m’ero seduta a terra: perchè se leggendo scopri cose incredibile e ricostruisci e tocchi il cielo con un dito perchè un pezzo del mosaico del tuo/nostro passato ti si è presentanto innanzi… se è così, hai anche bisogno di sedere a terra, perchè la terra è ciò che ti può sostenere, in quei momenti…
    L’impiegato si è avvicinato e gentilmente mi ha fatto rialzare, “perchè non c’è l’abitudine di fare così, madame”.

    Ok, sono tornata alla mia postazione di serie, con il mio pc uguale agli altri in quei tavoli immensi, divisi perfettamente in spazi uguali. Numero 76 sala L.

    Ci sono da dire altre due cose, però: ai finestroni hanno appiccicato finti volatili, dimodochè quelli “veri” non si schiantino più sulle immense vetrate.

    E c’è da dire che, anche se sei un numero, nell’ingranaggio che reitera parole, di nascosto, verso l’ora di chiusura, quando gli impiegati sono a ritirare i libri, puoi sempre trovarlo un posto in cui sfogliare un libro.
    Seduto per terra, senza che nessuno se ne accorga. Basta poco per riscoprirsi diversi: non fatti in serie.

    su Lefty e Orsa: sono due in uno, che cosa c’è di strano?

    Red, benritrovata. Sono ancora più stordita di prima: dopo la mezzanotte non ragiono proprio più 😉

  25. alfred58 said

    Bellissimo comento maddina…
    che completa il post alla perfezione

  26. alfred58 said

    “Mia madre e gli altri defunti erano stati portati lì dalla forza irresistibile di quello che era, in fondo, un caso più improbabile: essere vissuti. (…). Ciò che provano i cimiteri, almeno alle persone come me, non è che i morti sono presenti, ma che se ne sono andati. Loro se ne sono andati, e noi ancora no. Questo è fondamentale, e per quanto inaccettabile, lo si afferra abbastanza facilmente”. (Ph. Roth, Patrimonio)

  27. farouche said

    Ernie, la signora è freddolosa e pigra en hiver, è andata in letargo, si risveglia a primavera, sarà per Pasqua…

    *

    Red, se rileggi attentamente il post e il mio commento non ci troverai nulla che ti riguardi. Se poi pensi che debba addossarmi la responsabilità di ciò che scrivono gli altri non mi è possibile.
    In ogni caso, qui non vigono censure come sai: ognuno scrive per sé e il commento è libero, ognuno può esprimere la sua opinione, te compresa.

    *

    Leftyno sta al cine… s’è portato il popcorn :-)))

    *

    Ciao cugine!

  28. farouche said

    Anemone nemorosa “en hiver”, solo per te monamour, una bianca signora che come me riposa

  29. RedPasion said

    ———————–

  30. RedPasion said

    far
    perfetto il tuo commento e pienamente condivisibile

    solo che a me non hai riservato lo stesso trattamento

    anzi stavi interpellando la corte europea perchè mi sono permessa di dire che qui come qualsiasi altro blog non è altro che un …..

    ma va bene così

  31. alfred58 said

    Anemone nemorosa “en hiver”

    è bellissimo fiore come te…

  32. alfred58 said

    questo blog è “unique”

    “merveilleux”…

    inarrivabile…

  33. Anonimaqui said

    Alfred… sai come si dice dalle mie parti?.. ” a figghia orba a vanta a matri”.. che poi equivarrebbe a ” ogni scarrafone è bello a mamma soi”.

    Io non te lo so tradurre in fransè che, a quanto pare, è la tua lingua madre, ma sforza il tuo cervelletto e vedi se ci arrivi da solo.. non è difficile.. anche tu ce la puoi fare.

    Ti consiglierei, poi, di chiedere agli altri cosa pensano del TUO blog….

    Guarda.. all’improvviso mi sono venute in mente le uniche parole che conosco in francese e, per farti un omaggio, vorrei scriverle proprio qui.

    Le parole sono… Libertè, Fraternitè, Egalitè.

    Vedi quanto sono brava?

  34. alfred58 said

    Liberté, Fraternité, Egalité.

  35. RedPasion said

    anonima…qui…
    volevo dirti…
    essendo certa che non te ne accorgerai,che non te ne può fregà de meno e che ora riderai per un’ora…
    che il tizio ti ha corretto gli accenti.

    :*

  36. http://contenebbia.splinder.com/post/14989468/Solo+ali+per+te

  37. RedPasion said

    cucciola…
    ho dato uno sguardo al tuo profilo…
    un pedigree pietoso

    non hai speranze in questo blog.

    nemmeno per uno scontro

    tu vedi sangue, ma in realtà è metanolo

  38. alfred58 said

    Bourgogne

  39. Anonimaqui said

    Nero d’Avola.

  40. anonimo said

  41. Anonimaqui said

    Ecco.. a me capita il contrario? devo preoccuparmi?

  42. RedPasion said

    vedi anonima…qui…
    gli acculturati-intellettuali…
    come ti fanno sottilmente capire le cose…

    ora ricordi cosa dice la Piccola quando andiamo in giro in macchina insieme?
    una volta te lo scrissi…

    cosa ci vuole per un topo…?
    e… per un gatto?

    elementare…

    non glielo scriviamo qui…
    inorridirebbero…

  43. Anonimaqui said

    Mi pare di ricordare che ” la Piccola” disse che per il topo ci vuole il gatto.. e per il gatto… LA MACCHINA!

    Come ha ragione ” la piccola”:)

  44. anonimo said

    Questo mestiere ha un lato demoniaco di cui il comitato per il Premio Nobel non parla molto. Sarebbe bello, specialmente davanti ai bisognosi, avere motivi puri e disinteressati come tutti gli altri, ma, ahimé, non è così. L’unico paziente che lo scrittore cura è se stesso.

    (Ph. Roth, La lezione di anatomia)

  45. anonimo said

    #40 era per alfred

  46. RedPasion said

    #44
    vorrei spiegarti una volta per tutte:
    usiamo linguaggi diversi.
    è evidente.

    tu parli di margherite
    io di cemento armato volumetria cubatura condoni e sanatorie

    tu sfogli petali di rosa-poesia
    io entro nelle carceri e guardo in faccia ipoveri-forti-deboli-delinquenti

    tutto ciò non rende te più sensibile di me. ANZI.

    era solo per farti capire che potresti usare tutta la poesia del mondo e tutte le citazioni di tutti i libri che conosci… non è questo il canale del dialogo e nemmeno del cazzeggio e nemmeno della derisione

    i canali sono altri

    e solo la sensibilità può aiutare.
    nemmeno le parole o le immagini.

  47. RedPasion said

    #45
    non mi riguarda per chi era il #40

    qualcuno mi ha spiegato tempo addietro che questo è un luogo pubblico…
    se volevi fosse immediatamente recepito il destinatario…
    lo dicevi preliminarmente.

  48. anonimo said

    #47 no problem.sei tu che prendi granchi.

  49. RedPasion said

    c’è un mondo sconosciuto preoccupato per il mio bene.

    ma andate a fare opere di bene, o a coltivare la terra, dato che siete tutti così buoni e tutti più buoni e migliori di me.

    invece in infracidirvi in un letamaio.

    sono io la cattiva e la fallita?
    BENE.
    DIMOSTRATEMI DI ESSERE MIGLIORI.

  50. anonimo said

    Nel vasto mondo preoccupato del mio bene mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era smarrita …

    “Francesco, nulla di tuo è nella Regola, ma ogni prescrizione che vi si contiene è mia. E voglio sia osservata alla lettera, alla lettera, alla lettera! Senza commenti, senza commenti, senza commenti”. (Leggenda perugina)

  51. RedPasion said

    ma non era Alemagna?

  52. RedPasion said

    mondo vasto sconosciuto e di codardi…
    hai omesso questa specificazione di notevole significato per i passanti

  53. RedPasion said

    ma senza di me…

    tu
    che
    faresti?

  54. Anonimaqui said

    Red… chiuderebbe il blog.

    L’anonimo mi pare sia il “tenutario” di qui no?… non credo che per questi pascoli ( senza erba o altro pastume per le povere pecorelle smarrite) vaghino anonimi che non siano gli stessi proprietari del pascolo.

  55. anonimo said

    GIOCHI DI PAZIENZA
    …. ed è appunto supponendo tutto e scegliendo le congetture più probabili che i giudici, le spie, gli amanti e gli studiosi indovinano la verità di cui vanno in cerca. (Balzac)

  56. anonimo said

    Quanto possono le buone parole! Quante possibilità di riportare la quiete, se ci si dimentica di sé, della propria vanità, della propria pretesa di aver sempre ragione, della propria avidità di dominio, dei propri mille e uno specchi!
    (Elias Canetti)

  57. anonimo said

    Resisterà fino alla morte
    il tuo veleno
    dov’è la tua spina
    nel cuore del fiore
    dov’è morte la tua spina
    se non in me.

  58. Anonimaqui said

    # 55 e # 56.. suvvia uno sforzicino ( piccolo sforzo)… ditelo con parole vostre. Semplicemente, pacatamente, CON PAROLE VOSTRE.

    In mancanza delle parole di altri, non vi rimane nulla da dire?

  59. alfred58 said

    Leggete, leggete, qualcosa resterà.

  60. Anonimaqui said

    Alfred.. scrivi, scrivi, scrivi, usando le tue parole.

    Non devi copiare, copiare, copiare le parole di altri.

    Forse un giorno qualcuno scriverà usando le tue parole.

    Secondo me la cosa ti farà incazzare di brutto.

    ” Incazzare di brutto”.. chissà se Canetti o Balzac hanno mai usato questa espressione.

    Intanto tu Alfred non me la copiare!

  61. DinoConta said

    Ma sei sempre (Anonima)qui-RedPasion?
    Quasi quasi mi affeziono!

  62. Anonimaqui said

    Dino… mi affezionerei pure io a te, se tu facessi Canta di cognome e non Conta.

    Sai sono sottigliezze che CONTANO nella vita:)

    Non sono Redpassion, ma ovviamente la conosco.

    Questa è la verità, se non ci credi, cazzolini tuoi:).

    E tu chi sei? il proprietario del pascolo (senza erba) che per dire cazzate cambia nick? o scrive da anonimo?

  63. anonimo said

    chiedilo a RedPasion!
    Dino

  64. RedPasion said

    io direi di chiudere ogni questione immediatamente. mi tediate tutti oltre ogni limite. pure tu anonimaqui…qui sei noiosissima. da me sei più brillante. è l’ovatta che ti crea questi effetti?

    contadino… se mi confondi con anonimaqui… nemmeno ti commento.

    p.s. x anonimaqui
    mi conosci da una vita e sai che riprendo tutti per il nick.
    sono RedPaSion
    non Passion.

  65. RedPasion said

    Farouche
    non avertela a male.
    ti apprezzo più di quanto tu possa credere
    fra le donne bloggers sei una delle mie preferite
    il fatto che siamo incompatibili non incide assolutamente sulla stima che ho di te.

  66. farouche said

    Condivido il tedio Red.
    Ecco, buona idea. L’atmosfera era diventata irrespirabile per i miei gusti, e decisamente troppo affollata…sai già come la penso in fatto di dialogo, apertura e di rispetto. Ti ringrazio per la stima.

  67. Anonimaqui said

    Ma il tedio è più intenso della noia?

    Ciao Alfred.. sono passata a salutarti, sapevo di mancarti.

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